di anni 54
Ne danno il triste annuncio le sorelle SILVANA ed ELISA.
I funerali si svolgeranno Venerdì 21 c.m. partendo alle ore 13.45 dall’Hospice Casa Madonna dell’Uliveto di Montericco per la Chiesa dei Frati Cappuccini di Via Ferrari Bonini ove, alle ore 14.30, sarà celebrata la funzione religiosa.
Al termine si proseguirà in forma privata per l’ara crematoria.
Si ringraziano anticipatamente coloro che interverranno alla cerimonia.
Non fiori, ma eventuali offerte a Fondazione Madonna dell’Uliveto Onlus o al Convento Frati Cappuccini di Reggio Emilia.
Reggio Emilia, 20 Marzo 2025
Federico, Amico mio, Amico di tutti noi,
non ho avuto il coraggio di prendere il microfono, in chiesa, quel primo giorno di primavera del 2025, in cui ti abbiamo salutato…
In chiesa vedevo le persone che hai frequentato e che ti hanno conosciuto a lungo o per qualche breve periodo intenso, in luoghi, tempi e circostanze anche molto differenti da quelli in cui ha avuto il piacere di viverti io…
e ogni persona aveva la medesima espressione nel ricordarti in silenzio, con gli occhi o dal microfono sull’altare… ognuno parlava dello stesso Federico dagli innumerevoli epiteti: Maestro (per me), Chicco, Fede, Fred, FedericoFioresiTuttoAttaccato… e chissà quanti altri…
Quel Federico che attraversava vite, anche distanti, spesso le univa, le metteva in comunicazione.
Eri la persona “faro” che sei stato per me, colui che valorizzava le persone traendone il meglio, sentendole, facendole sentire uniche ed importanti e rendendo indimenticabile ogni momento passato insieme, ogni chiacchierata, ogni singola esperienza.
Sei stato il nostro catalizzatore d’amicizia e ci hai riuniti tutti; e noi, tra le lacrime e la tua tangibile presenza, ci siamo riconosciuti in te.
Se alla tua festa (mi viene questo termine invece che funerale) avessi preso il microfono, avrei concluso il mio intervento dicendo che trent’anni fa, all’università, nella nostra Bologna, tu Federico avevi proprio l’espressione di ogni tuo singolo studente che ti stava salutando… e non mi riferisco alle lacrime, ma a quelle facce educate a fidarsi dei propri occhi!
Quello sguardo l’ho vissuto ed è qui con me.
Federico è la prova che non si muore se gli altri ti portano un sè.
Buona Pasqua ragazze e ragazzi.
(Salvatore) Toy
Ciao Federico, amico di tanti film vissuti insieme….
Aghe
“Ciao” Federico, amico mio…ci ritroveremo; un tempo: in estate, nella nostra Emilia.
Un campo, il giallo del fieno tagliato e il caldo afoso ma con un leggero vento a darci ristoro. Come avrei voluto che sia. “Bacioni” Fede.
Caro Federico,
oggi il nostro pensiero vola a te, compagno di viaggio e fratello d’anima.
Ci hai lasciati in silenzio, ma il tuo ricordo fa rumore nei nostri cuori. Quel rumore buono, di risate sul set, di sguardi complici sotto il sole greco, di parole condivise tra un ciak e l’altro.
Insieme abbiamo vissuto qualcosa di irripetibile: una vita sospesa tra finzione e verità, tra lavoro e divertimento, con quella leggerezza che ti contraddistingueva.
Eravamo una scala. Un gruppo, una banda.
Una piccola grande famiglia nata sotto il segno del cinema e del cameratismo, con il sottofondo delle arie di Verdi.
Insieme abbiamo vissuto un’estate da incorniciare. E tu rimarrai lì. Sempre.
Con la tua presenza viva, tra le risate, le attese, le cene, le uscite, le condivisioni.
Rimarrai per sempre in quei giorni che ci hanno uniti come se fossimo davvero soldati e fratelli d’arte.
Il tuo spirito resta con noi.
Resta nei fotogrammi incisi nel tempo, nelle fotografie, nel documentario,
ma soprattutto nei nostri ricordi, che non smetteranno mai di raccontarti.
Ci mancherai, Federico.
Continueremo a portarti con noi.
Ovunque saremo, tu sarai parte del nostro cammino di vita e d’arte.
Con immensa gratitudine, affetto e dolore,
i tuoi compagni Italian Soldiers e i ragazzi della Scala
del film Captain Corelli’s Mandolin:
Sergio Albelli
Francesco Cabras
Germano Di Mattia
Francesco Guzzo
Salvatore Lazzaro
Piero Maggiò
Davide Quatraro
Paco Reconti
Alessandro Repossi
Nuccio Siano
Sandro Stefanini
Simone Spinazzè
Federico Fioresi
uno di noi. Per sempre.
Un grande dolore e sconcerto mi ha dato la notizia della morte di Federico.
Sono stata sua insegnante di lettere nel triennio del liceo e ho ricordi vivissimi del ragazzo di allora, della sua allegria, dell’entusiasmo che manifestava per l’arte, la letteratura, il sapere. Di quando tornò, finita la scuola, per leggere Foscolo ai miei nuovi studenti, di quando in tempi più recenti con l’amica Paola l’avevamo contattato e mi aveva detto della sua felicità per la prospettiva di iniziare l’anno seguente l’insegnamento della storia dell’arte.
E tanti altri momenti ricordo della sua bella ed esuberante personalità.
Mando alla famiglia (con un pensiero per Elisa che è stata mia studentessa) le più sentite e affettuose condoglianze. Franca Monari
Un grande dolore e sconcerto mi ha dato la notizia della morte di Federico.
Sono stata sua insegnante di lettere nel triennio del liceo e ho ricordi vivissimi del ragazzo di allora, della sua allegria, dell’entusiasmo che manifestava per l’arte, la letteratura, il sapere. Di quando tornò, finita la scuola, per leggere Foscolo ai miei nuovi studenti, di quando in tempi più recenti con l’amica Paola l’avevamo contattato e mi aveva detto della sua felicità per la prospettiva di iniziare l’anno seguente l’insegnamento della storia dell’arte.
E tanti altri momenti ricordo della sua bella ed esuberante personalità.
Mando alla famiglia le mie più sentite e affettuose condoglianze. Franca Monari
Ero una studentessa del prof. Fioresi da pochi mesi e in quelle poche lezioni che io lo avuto mi ha trasmesso uno strano apprezzare per la sua materia (anche se non l’avevo mai avuto quel piacere di studiare storia dell’arte) i suoi carissimi schemi che lui faceva con passione alla lavagna che mi ricordo che ogni lezione alla fine la sistemava o grammaticalmente o anche se servivano virgole e altro, era uno dei tanti motivi in qui stavo attenta alle sue lezioni, lui trasmese quella passione (che oggi non tutti i professori hanno per il loro lavoro) a me e credo a molti dei suoi studenti, un’altro particolare delle sue lezioni era come cercava sempre gli argomenti nella lavagna sul libro digitale (e quando avevamo fatto il duomo di modena proprio lui lo aveva messo come sfondo, rimarrà li) c’era credo che era il suo soprannome “Fred” ogni volta che lo guardavo sorridevo tra me e me perché mi ricordava molto Harry Potter, sempre con lui, c’era il suo sorriso che tutti conoscono c’è quando si rivolgeva parola o si stava attenti e si faceva qualche intervento diventava più luminoso (non so come spiegarlo bene..) mi ricorderò sempre con cuore la lezione A9 per San Vitale la basilica di San Votle
“Uomini e ragazzi se ne tornano a casa
sotto festoni di luci ormai sole
verso i loro vicoli, che intasano
buio e immondizia, con quel passo blando
da cui più l’anima era invasa
quando veramente amavo, quando
veramente volevo capire.
E, come allora, scompaiono cantando”
E cosa resta, Federico?
un campo assolato a Morgantina
la stufa a legna nelle sere umide a Siracusa
le poesie studiate di fretta alla fonte Aretusa
le prove infinite a via Torino
“Quando della vita si è consumato tutto, resta ancora tutto”
Siamo stati il sogno, in un sogno; il più bello della nostra estate.
I tuoi compagni del corso 94/96 della Scuola di Teatro Classico a Siracusa, insieme a Sebastiano Aglianò
Per sempre
Sono stata insegnante di Federico negli anni in cui frequentava il liceo Muratori, a Modena. Ricordo il suo sorriso, il suo entusiasmo, la partecipazione e la passione con cui seguiva le mie lezioni di letteratura italiana e latina; quella stessa passione, leggo ora negli articoli che ne piangono la scomparsa, che sapeva comunicare ai suoi studenti. Se ne è andato troppo presto, quando aveva ancora tanta ricchezza da donare con la generosità che gli era propria.
“Muor giovane colui che al cielo è caro” leggiamo in Leopardi e così mi dissi quando mio figlio ci lasciò giovinetto .Resta l’eredità d’affetti che Federico ci affida, da custodire e possibilmente da far fruttare.
Alle sorelle, che non conosco, esprimo la mia dolorosa partecipazione al loro lutto e le più sentite condoglianze
Roberta Cavazzuti
Salve, sono Federica. Vi faccio le mie sentite condoglianze. Ho conosciuto Federico quando sia lui che io eravamo a Roma l’ho conosciuto tramite Lorenzo Carmagnini. Federico è una grande Persona un’animo grande e amore per l’arte e il teatro sempre pieno di gioia ed e’ una persona meravigliosa. Ho inviato a Lorenzo delle foto dove siamo assieme. Spero che ve le posso inviare. Mi dispiace moltissimo davvero un abbraccio a voi.Con Affetto Federica Poppi
È stato bello condivivere quell”esperienza indimenticabile dell’isola di Cefalonia con il nostro grande Freddy Flowers… Sempre con noi….Unico e indimenticabile.
Ciccio, Frank, Bobo, Davidino, Pachessa, Sergio, Nuccio, Sandro, Simone, Paco…… La Scala boys…❤️
Caro, sempre caro federico, stupito dalla vita, sospeso sulle sue volute, attento agli altri. Ora sei tu a insegnarmi qualcosa. Potessimo parlare ancora un po’, in Ortigia, dove vuoi tu.
Aime Federico, mi mancherai credimmi. La triste notizia e’ arrivata anche in Grecia, sono tanto contenta che ti ho avuto qua e che siamo stati cosi bene! Sei un Angelo e ti auguro una nuova vita da angelo paradisiaca! Come vorrei riabracciarti, mi si spezza il cuore! SEI STATO MOLTO PREZIOSO!!! CARO FEDERICO!
Altissimo ti lodo fra gli dei, o Posidone marino dal tridente d’oro che scuoti la terra, colmo d’acque vive: intorno a te nuotando con le pinne danzano i cetacei in cerchio:
camusi, con la nuca irta di setole, agili, come su piedi leggeri veloci saltano simili a giovani cani alla corsa, amanti delle Muse.
E voi lodo, delfini, alunni delle vergini Neréidi nate da Anfitrite, che mi salvaste naufrago nell’aperto mare di Sicilia, portandomi sui curvi dorsi dalla terra Lidia alla riva del Tenaro, tagliando il solco delle avverse correnti lungo il difficile stretto, quando uomini astuti, dalla cava nave in viaggio sull’onde rumorose, nel purpureo mare mi gettarono.
Al caro Federico compagno e amico gentile . Per
sempre nel mio cuore. Sentite
condoglianze. Cristina Mirto
Con il nostro e grande sincero dolore le nostre più sentite condoglianze.
Con tutto il bene più grande voluto a Federico.
Un abbraccio forte a Silvana ed Elisa.
Famiglia Gasparini ( Ermanna e Simona )
Sono troppo lontana, ma non col cuore. Porterò sempre con me il suo sorriso e la sua gentilezza.
Le mie sentite condoglianze e un abbraccio fortissimo, per la perdita del caro Federico.
Per sempre
Rita Salonia